Il giornale dei vescovi: Gardaland, il salta-file discrimina
Avvenire sul caso della tessera: insopportabile se si considera che il parco si rivolge alle famiglie
VERONA — La tessera salta-file di Gardaland «non è una misura elegante», anzi, è un escamotage «sgradevole». Peggio ancora: è «insopportabile», un «balzello discriminatorio». A dirlo non sono più solo i visitatori del parco divertimenti di Castelnuovo, molti dei quali hanno già bocciato la «Gardaland Express», la tessera che consente di superare le estenuanti code che si vengono a formare davanti alle attrazioni più gettonate. A prendere posizione è Avvenire, il quotidiano dei vescovi, che critica quello che, secondo i dirigenti della struttura, è nient’altro che un normale servizio a pagamento. In pratica, pagando 10 euro oltre al normale costo del biglietto (35 euro), si acquisisce il diritto a superare gli altri visitatori che attendono il proprio turno. Non è un vantaggio da poco: nei giorni da bollino rosso l’attesa può superare le due ore.
Ad offrire lo spunto per la riflessione è la lettera inviata da una lettrice che trova l’iniziativa diseducativa, soprattutto nei confronti dei bambini. Quello che se ne ricava, dice, è «un messaggio mostruoso: con il denaro ci si guadagna il diritto a non rispettare le regole». Nella risposta il direttore di Avvenire, Dino Boffo, concorda. «Che la tassa per scavalcare le code non sia una misura elegante mi pare confermato dal fatto che sul sito ufficiale di Gardaland non sono riuscito a trovarne traccia, anche se non escludo che in qualche pagina interna possa essere presente», sottolinea. «Mi pare che la volontà di scovare sempre nuove nicchie di possibile profitto abbia raggiunto con questa misura, un livello singolarmente sgradevole al punto da risultare - mi auguro - controproducente. Che a un ingresso che si paga già salato si debbano aggiungere altri soldi, il tutto moltiplicato evidentemente per il numero di componenti la famiglia, è sinceramente insopportabile, soprattutto considerando la destinazione familiare del parco divertimenti ». Boffo sembra volersi spingere fino a invitare a non prendere la tessera salta-file: «No, non mi piace proprio e non me ne servirei mai - assicura neppure per far contento un nipotino stanco. E sono convinto che così la pensano anche tutti i lettori di Avvenire. Spero davvero che l’irritazione espressa anche da tanti altri genitori induca la proprietà a tornare sui propri passi, cancellando il balzello discriminatorio ».
Nei giorni scorsi, al Corriere di Verona, il direttore di Gardaland Danilo Santi aveva spiegato che il servizio «Express» è diffuso in molti parchi divertimenti, anche all’estero. E a chi gli ricorda la crisi che mette in difficoltà molte famiglie, Santi assicura di non sottovalutare il problema. «Abbiamo attivato delle promozioni - assicura - a cominciare da quella che permette di avere un biglietto omaggio ogni due acquistati. In pratica, dividendo le spese, quasi nessuno paga il prezzo intero».
Andrea Priante
Fonte: Corriere Del Veneto
mercoledì 10 giugno 2009
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